La villetta di via nuova San Marzano da gioiello a patacca

Fontana

Poco più di tre anni fa veniva inaugurato il nuovo parcheggio con verde attrezzato di Via Nuova San Marzano. Un’opera che parte da lontano, pensata ed impostata dall’amministrazione Giugliano, avviata dall’amministrazione Vastola e portata a termine dall’attuale amministrazione comunale di Poggiomarino.

Uno spazio utilissimo, che ha consentito di eliminare quella calca di auto che veniva a crearsi in Via Papa Giovanni XXIII e in Via Nuova San Marzano all’uscita dei bambini della vicina scuola elementare “E. De Filippo”. Nei primi mesi la manutenzione del verde pubblico e delle bellissime fontane situate al centro della piazzetta, era puntuale. Un luogo che presto è diventato un fiore all’occhiello del paese agro vesuviano, con genitori che possono portare i propri figli sulle giostre ivi presenti, coppie di fidanzatini che si fermano a chiacchierare seduti sulle panchine, ragazzi che si divertivano a scattarsi foto davanti ai getti d’acqua colorati delle fontane, persone anziane che passeggiano.

L’apice della movida si è raggiunta quando tramite un regolare bando, una porzione della villetta fu data in gestione ad un privato che in pieno accordo con la gara vinta, vi ha costruito un piccolo chiosco adibito a bar. Serate di ballo, comitive di amici seduti al tavolo a sorseggiare un drink, famiglie che si intrattengono a parlare ascoltando musica in sottofondo. Poggiomarino ha un suo nuovo centro d’incontro.

La pecca è che da circa due anni la cura di questo luogo è andata man mano sempre più a scemare. Oltre al prato ormai secco che ha lasciato posto alle erbacce presenti in ogni aiuola ed alle piante non curate a dovere, quello che più salta agli occhi sono le fontane, un tempo spettacolari, ormai spente da tempo e divenute ricettacolo di rifiuti e sporcizia (da come si può vedere in foto).

L’amarezza dei cittadini poggiomarinesi è dilagante e la si può ben notare sul web, nei vari post che hanno come oggetto il degrado di ”Piazza Nicola Nappo – Vittima innocente della Camorra” (anche se ad oggi, purtroppo, ancora non è stata installata nessuna targa commemorativa che riporti tale intestazione).

C’è chi, commentando una foto di una delle due fontane in disuso condivisa dalla pagina Facebook “Poggiomarino siamo noi”, si chiede come sia possibile una tale non curanza. Altri, più addentrati nella questione, spiegano che i costi di attivazione e manutenzione delle due fontane sono esorbitanti e difficilmente sostenibili dalle casse comunali, precisando però che in fase di progetto questo particolare sarebbe dovuto essere ben prevedibile. Il pensiero di fondo di un po’ tutte le persone che intervengono in tali dibattiti, è più o meno lo stesso: “le cose belle, non le possiamo avere”.

 

Un bene pubblico che sicuramente va recuperato e restituito nel pieno del suo splendore e della sua utilità alla cittadinanza, che ad ora continua a chiedersi come mai le fontane della villetta restino ancora spente.