Convegno sul Sarno, bufera sul rimborso al Presidente

Francesco Gravetti Poggiomarino.

“Al convegno? Certo che c’ero, mi sono trattenuto in piazza a discutere con alcuni consiglieri comunali e non ho partecipato come relatore, delegando un geologo, quindi una persona più competente. Ma a Poggiomarino c’ero”. Parola di Massimiliano Mercede, presidente del Parco regionale del fiume Sarno, al centro di una querelle piuttosto singolare: ha ricevuto un rimborso spese relativo al breve viaggio a Poggiomarino, una domenica di aprile, per partecipare ad un convegno organizzato dall’associazione “Poggiomarino Libera” sulle aree di esondazione previste nel Grande Progetto Sarno. Pochi spiccioli, sia chiaro: forse meno di 20 euro, giusto il carburante per percorrere circa 30 chilometri. E tuttavia a quel convegno il presidente Mercede non c’era. Non intervenne, non rispose alle domande dei cittadini, non partecipò al dibattito. Lo confermano anche gli attivisti dell’associazione: “Ce lo ricordiamo benissimo: intervenne il geologo Rocco La Fratta, oltre a rappresentanti dell’amministrazione comunale di Striano e Poggiomarino. Fu un incontro importante, ma il presidente del Parco Sarno non c’era, siamo certi di questo”, dicono Antonio Boccia e Rossella Vorraro, componenti dell’associazione. Il punto è che Mercede chiarisce che la sua presenza a Poggiomarino c’è stata, benché a margine del convegno: “Ho approfittato dell’appuntamento per discutere con alcuni consiglieri comunali proprio di tematiche relative al fiume Sarno. A rappresentarmi c’era il geologo La Fratta, molto competente sulle questioni del Grande Progetto Sarno”. La tematica, infatti, è di quelle che interessa molto la cittadinanza: le vasche di esondazione sono opere da 70 milioni di euro che dovranno sorgere su sessanta ettari di suolo agricolo. Avranno il compito di contenere le acque di esondazione del Sarno e lasciare che filtrino nel sottosuolo senza raggiungere le case e gli insediamenti produttivi. Ma le conseguenze potrebbero essere devastanti: intere campagne saranno espropriate e l’aspetto di quella porzione di territorio muterà per sempre. Ecco perché in tanti sono preoccupati ed hanno chiesto alle amministrazioni di Striano e Poggiomarino di opporsi. Ed ecco perché l’associazione “Poggiomarino Libera” aveva organizzato il convegno con dibattito. Resta il mistero: il presidente del Parco c’era o no?  

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Martedì, 28 Luglio, 2015 - 19:15